giovedì 1 maggio 2008

Giornata fotografica a Lago Laceno...maltempo e "didattica"

Il 25 Aprile è stata una giornata di sole stupenda, l'ideale per fare fotografie, purtroppo nessuno del gruppo era a disposizione e cosi io e Walter decidiamo di puntare tutto su Domenica 27, un'intera giornata fotografica al lago Laceno. La mattina del 27 però già si capiva che non sarebbe stata una giornata ideale...il tempo era poco nuovoloso sulla piana, ma i monti alle nostre spalle erano avvolti da una cappa di nuovole grige. La voglia di salire lo stesso al piano laceno è superiore al desiderio di evitare un buco nell'acqua (fotograficamente parlando) e cosi, se pur con un po di dispicere per il tempo, saliamo per la mitica SS 164. Alle croci le prime nebbie ci avvertono e quasi sembra vogliano scoraggiarci a salire ma ormai il gioco è fatto... siamo arrivati sul piano. Un vento freddo "primaverile" ci gela subito le mani, qualche goccia di pioggia cade sugli obiettivi delle macchine fotografiche... il primo assalto è fallito, decidiamo di fermarci cosi un attimo al bar all'uscita di "via sorgente della Tronola". Un cornetto, un caffè e di nuovo in auto in giro per il circuito e per un attimo lo lasciamo anche salendo verso Lioni e raggiungendo a piedi un dosso naturale alle pendici del Cervarolo. Dalla collinetta l'altopiano ci appariva di un verde scurissimo, si notava tantissimo quant'era impregnato d'acqua, ma nello stesso tempo rimaniamo contenti al notare la grandezza del lago che a differenza dei periodi precedenti raggiunge più punti del piano. Scendiamo, ritorniamo sul circuito e posiamo la macchina prima dell'hostel abbandonato...ci avviciniamo alle sponde fangose e procediamo fino alle transenne dove alcuni pescatori si divertivano nel prendere trote e carpe. Il lago era molto accresciuto, arrivava fin sotto l'area pic nic Erica e notiamo anche la struttura messa a punto per alimentarlo e cosi evitare il suo prosciugarsi. Un canale che parte con tutta probabilità dalla Sorgente della Tronola (colei che prima del terremoto alimentava il lago) è collegato direttamente alla conca e convoglia l'acqua piovana, quella dello scioglimento delle nevi e quella della sorgente direttamente nel lago.
Il tempo continua a peggiorare, ritorna a piovere, giusto il tempo di addentrarci in un boschetto sull'altopiano per scorgere un rifugio della forestale che torniamo di corse all'auto. Riflettiamo per qualche istante se sia il caso di aspettare il pomeriggio o rassegnarsi... una nuvola si sfrangia esce un raggio di sole, ma subito dopo ne arrivano altre e il cielo si incupisce di nuovo.
Scendiamo con tanta tristezza...

1 commento:

Anonimo ha detto...

good start