sabato 24 novembre 2007

www.girogustandocampania.it

Sono passati diversi mesi dalla sua nascita ed ora siamo più forti e molto più grandi di prima! Cogliamo l'occasione per invitare tutti a visitare www.girogustandocampania.it e ad iscrivervi al suo forum di discussione! Sul nostro portale troverete una community di escursionisti, fotografi, appassionati della neve, appassionati di storia e tradizione locale! Cosa aspetti, il tuo aiuto potrà essere fondamentale per la diffusione di questo progetto. Inoltre da oggi sul nostro sito saranno disponibili tantissimi nuovi reportage fotografici. La redaziona annuncia che visitando www.girogustandocampania.it avrete una visuale completa e appassionante di diverse località campane, ad inziare dal Monte Terminio, Cima Raiamagra, Lago laceno con la neve, senza neve, in estate , primavera, autunno e inverno, Monte Accellicca, Monte Cervialto, Monte Marzano, Vesuvio, Collianello, Valico Colla di Serino, Fiumara di Tannera, Grotta di Strazzatrippa, Piano del Cupone, Monte Calvello, Montagnone di Nusco, Scorzella, Montevergine, Campomaggiore, Pizzo San Michele, Colle del Leone, Colle delle Radici, Piano l'Acernese, Piano dei Vaccari, San Salvatore telesino e Rio Grassano, Camposauro, Piano delle Pecore, Campolaspierto, Monte Polveracchio, Piano di Verteglia, Monte Monna, Monte Tobenna, la Badia di Cava, il Sambuco, San Liberatore, Montella, il Santuario del Salvatore, Castellabate, Napoli, Salerno, Persano e la sua oasi, il castello Arechi, Ogliastro Marina, Camerota, porto infreschi, il Matese, il Lago Matese, La Gallinola, Monte Miletto, Solpoaca e la festa dell'Uva, San Severino di Centola, la splendida Costiera Amalfitana, Ischia, Acerno, Agropoli, Roscigno Vecchia, Olevano sul Tusciano, Salitto, Sieti, Terravecchia di Giffoni Valle Piana, Forre di Lavello, Cusano Mutri e l'infiorata e tantissimi altri reportage fotografici!!!

Cosa aspetti vieni a trovarci e iscrivit al nostro forum.

Il Presidente dell'Associazione Girogustandocampania

Angelo Mattia Rocco

martedì 6 novembre 2007

"Obiettivamente Poesia"...la Campania sotto l'albero

L'Associazione Girogustandocampania per lanciare la sua prima attività ha scelto prorpio il periodo che si avvicina al Natale. Come prima iniziativa è stato promosso il concorso fotografico "Obiettivamente Poesia...la Campania sotto l'albero". Data una poesia natalizia o scritta una poesia natalizia abbinarle un reportage fotografico paesaggistico, storico, religioso, naturalistico della Campania. L'iniziativa è nata da un'idea del forumista Sandro Forlani vero poeta dell'Obiettivo. L'idea è stata subito trasformata in concretezza e cosi il presidente dell'Associazione Angelo Mattia Rocco con il moderatore del forum di discussione Adriano De Falco hanno subito stilato un regolamento e inserito tutte le informazioni sulla prima pagina di GIROGUSTANDOCAMPANIA. Il regolamento è semplice e prevede l'iscrizione gratuita al forum di discussione, compilare un modulo di partecipazione per registrare i partecipanti al concorso e postare entro il 24 Dicembre 2007 il prorpio lavoro all'interno della sezione del forum "I concorso fotografico natalizio" aprendo un argomento nuovo per ogni reportage fotografico". Le poesie scritte di persona naturalmente avranno e partiranno già da un punteggio maggiore rispetto ai modelli standard.

Di seguito riportiamo il programma del concorso e il modulo di partecipazione.

Programma del concorso

Modulo di partecipazione (da inviare all'e-mail) info@girogustandocampania.it

sabato 3 novembre 2007

Nevicata storica per la Campania 21 Ottobre 2007 (Parte Seconda)

Ci siamo lasciati con una spiegazione prettamente scientifica di ciò che è stato il 21 Ottobre 2007, ma ora analizziamo "empiricamente" cosa è stato davvero quel giorno in Campania. Come esempio prenderemo l'altopiano del Lago Laceno, posto a me carissimo e caro a tutta la comunità di Girogustandocampania. Per non perdere tempo vi dirò subito che in quel giorno sono caduti oltre 100 cm di neve al Piano e sulla Cima del Raiamagra. Naturalmente non ho saputo resistere e il pomeriggio del 22, sono salito da Acerno per documentare per voi questa storica nevicata. La neve era già presente da via Montella ad Acerno, anche se il giorno precedente aveva imbiancato fin giù località Lappe, ma un po la pioggia un po il rialzo termico hanno fatto si che li la neve si sciogliesse. Da via Montella verso le Croci di Acerno la situazione era davvero impressionante per il periodo, in poco tempo a 840 metri sono caduti oltre 50 cm di neve...era neve fresca, veniva voglia di fermarsi ma ho deciso di proseguire verso Bagnoli Irpino, non cosciente di quello che i miei occhi stavano per vedere. Appena entrati in territorio Avellinese la Temperatura è calata di colpo di 2° 3° e si è portata stabilmente a 5° fin verso Bagnoli dove a 500 metri c'erano ben 4.5°!! La neve aveva imbiancato la valle Irpina di Montella fin ai 300 metri, uno spettacolo davvero emozionante e inusuale,anche per l'Inverno! Saliamo verso il Lago Laceno, dove sopra la temperatura appena entrati nel Piano scende vertiginosamente ad 1° e li troviamo il Paradiso bianco. Il metro di neve intatto, il piano completamente riempito da neve, l'area pic nic con i tavolini sommersi, le piste da sci invase di bianco, Raiamagra, Cervarolo e Cervialto Pandorizzati!! Il parcheggio delle seggiovie era un'immensa distesa di neve...con nostro stupore però, tutte le attività di ristorazione e di ricezion erano chiuse...molto strano pensando che Laceno vive di neve e freddo! Dopo aver fatto un giro di ricognizione, scendiamo al Piano dove la neve ci arriva addirittura alla pancia, ma con decisione raggiungiamo la sponda del Laceno ghiacciato! Davvero uno spettacolo unico ed irripietibile dato che Laceno cambia ad ogni giorno. Torniamo a casa e il 25 ottobre, ritorniamo al Piano, trovando una delle giornate lacenine più spettacolare che abbia mai vissuto nella mia lunga esperienza sull'altopiano. Il sole che rendeva il Lago e la neve di un colore particolare, la nebbiolina tra i monti resi azzurri dalla luce e dal bianco... l'acqua era ghiacciata e di color madreperla...una vero Paradiso! Decidiamo di salire sul Raiamagra, prendiamo la seggiovia fino all'intermedio da dove proseguiamo a piedi dalla pista Amatucci. Un vero calvario, su una salita impervia resa ancora più dura da metri di neve! Ma in cima lo spettacolo è garantito! Il Vulture si vedeva chiaro come fosse dietro l'angolo e il Raiamagra bianco non ha nulla a che vedere col Raiamagra estivo, reso impraticabile e deturpato dai lavori per gli impianti! Purtroppo sul costone è stato impossibile arrivare per troppa neve...ma ci rifaremo al più presto.

Per chi ama Lago Laceno ricordiamo che sul sito GIROGUSTADOCAMPANIA potrete trovare tantissime foto di questo spettacolare posto Campano e inoltre sul FORUM DI DISCUSSIONE iscrivendovi potrete trovare tantissimi utenti disposti a gite ed escursioni sull'altopiano e a importanti discussioni.

Inoltre ecco i link delle foto delle 2 giornate al Laceno

21 Ottobre 2007 1 metro di neve a Laceno
25 Ottobre 2007 Neve a Laceno e Cima Raiamagra

sabato 27 ottobre 2007

Nevicata storica per la Campania 21 Ottobre 2007 (Parte Prima)

Dopo l'inverno 2007 scarso per freddo e precipitazioni, l'autunno si apre con una veste del tutto nuova e storica per la Campania! Arriva la neve con tutto il suo carico di emozioni e magia e con irruenza e prepotenza irrompe sulla magica "terra del Sole e del Mare" e investe monti e pianure fin a trasformarla in una sorta di terra bianca d'altri tempi. Ma cosa è successo? Com'è possibile una nevicata cosi precoce e cosi intensa? Vi spiegheremo scientificamente e in breve la configurazione che ha portato questa strana situazione sulle nostre regioni e sopratutto nel salernitano e l'avellinese. Tutto parte dal Polo nord, un ramo d'aria artico marittima si "stacca" dal circolo polare artico e spinta dall'anticiclone delle azzorre che si pone in sede birtannica e scandinava, prende una piega più occidentale e oltrepassando dalla porta del Rodano le Alpi, arriva nel mar tirreno, si ci tuffa, in un mare caldo e ancora immacolato da tantissimi giorni di caldo e di temperature sopra la media. L'aria fredda innesca una serie di ciclogenesi che fanno in modo da formare un minimo di pressione tra la Sicilia nord orientale e le coste Calabresi. Si forma un ciclone meridionale siciliano dove piogge intense investono l'isola, mentre il vortice stesso creato dal minimo di pressione invortica l'aria fredda sulla campania e invorticandosi crea una situazione del tutto particolare e che non si vedeva dal 27 Gennaio 2005! L'elemento che scaturisce le copiose nevicate e le piogge è una inversione di correnti alle quote termiche di 500 Hpa, cioè 500 millibar ossia 5500 metri d'altezza e a 850 hpa, ossia 1450 metri d'altezza. In quota a 500 hpa venti da S-SW portano aria umida e calda, mentre al suolo spirano venti da N-NE freddi che portano aria fredda e lo scontro si tramuta in precipitazioni e ciclognesi continue. L'aria fredda presente in quota grazie alle precipitazioni intense scende al suolo e diventa neve dai 500 metri in su dell'Irpinia, del Cilento e dei Picentini. Da segnalare la temperatura di 6° a Salerno e le nevicate sulle zone interene dell'Irpinia nella conca di Montella e Bagnoli fino a 250 metri d'altitudine. Per non parlare dell'evento eccezionale della nevicata a Mercato San Severino nella valle dell'Irno a soli 150 m dal mare!!! Una situazione che con tutta probabilità in Inverno avrebbe portato aria molto più fredda e di conseguenza neve fin sul mare! La situazione meteo sembra esser cambiata di molto rispetto all'anno scorso...aspettiamoci sorprese, grazie all'anticiclone delle azzorre sempre più propenso a scambi merdiani e a spinte in reparto artico tali da portare l'inverno sulle nostre zone.

venerdì 19 ottobre 2007

Salve, girogustan ocampania vi parla dalla Borsa Verde dei territori rurali di Vallo della Lucania! Da oggi 19 Ottobre 2007 fino al 21 Ottobre 2007 saremo presenti al centro fiersitico padiglione C. Stiamo esponendo il nostro progetto al pubblico in modo da accrescere la nostra comunità e diventare sempre più conosciuti in Campania e non solo. Siamo posizionati tra gli stand di Scopripiemonte, impianti sciistici val chisone e dell'enoteca provinciale. Una breve ANSA da vallo!

giovedì 4 ottobre 2007

Parlano di noi...


Ecco cosa dicono di noi sull'Essenziale on-line:

Girogustandocampania: la nuova realtà Campania
Da Marzo è sul web *www.girogustandocampnia.it, il nuovo portale di informazioni turistiche legate a reportage fotografici, escursioni e itinerari di gusto. Marzo è un mese a noi recente se si osserva l'innumerevole espansione della rete internet, eppure in un mare di proposte e siti Girogustandocampania si ritaglia la fetta di un sito combattivo, giovane, innovativo e con tanta voglia di andare avanti. Il Progetto, nato da due giovani salernitani Angelo Mattia Rocco (Presidente dell'Associaizone "Girogustandocampania") e Diego Di Giuseppe tende a valorizzare la Campania nascosta, la Campania non conosciuta mettendo al primo posto non più l'operatore Turistico ma il turista stesso. Il turista inserito in un contesto di valorizzazione che va oltre alla semplice denominazione e indicazione di luoghi. Su www.girogustandocampania.it tramite una communty forte che si sta sviluppando sul Forum di discussione, tantissimi utenti si sono dati appuntamento e si "scontrano" a suon di Reportage fotografici amatoriali, indicazioni turistiche e chiacchiere su itinerari, viaggi, escursioni e tant'altro.
La Community di Girogustandocampania è il punto forte di tutto il progetto: l'utente-turista-escursionista partecipa alla vita del sito attivamente e le sue testimonianze, le sue foto, le sue interpretazioni di viaggio vengono automaticamente trasferite nelle pagine del sito per la diffusione rapida sul web. Ora Girogustandocampania è un'associazione che si batte per riunire tutti gli appassionati di escursioni, di fotografia e della Campania in generale per creare un "Soggetto unico" in grado di portare la nostra Regione in alto nel panorama del Turismo affinchè tutti conoscano le realtà che il Sud Italia propone al di la di quel solido disfattismo e a quei soliti catastrofismi che le televisioni e i giornali propinano. I giovani sono la potenza del futuro, i giovani uniti con idee forti e decisi riescono a smuovere un qualcosa che apparentemente è morto, e cosi un Monte Cervialto, una Piano del Cupone, la Frazione Salitto e tanti altri posti sconosciuti ai più, diventano meta di viaggio, di escursione, di gioia e piacere e nel frattempo luoghi di cultura e di diffusione di idee. Girogustandocampania aspetta i suoi utenti e non alla Borsa Verde di Vallo della Lucania dove sarà presente il 19, 20 e 21 Ottobre con uno stand dove esporrà a tutti le sue idee e i suoi progetti.

* Il portale è riuscito in pochi mesi a piazzarsi addirittura al 26° posto della Classifica mondiale Shiny stat (contatore visite) nella sezione "Alberghi, ristorazione, turismo" ed è presente sul sito ufficiale delle statistiche. A dimostrazione che con pochi mezzi e con grande spirito di combattività si raggiungono risultati enormi.

mercoledì 19 settembre 2007

Passo indietro : Cima Terminio 1806 Luglio 2007


Nella pausa estiva, ci siamo riposati, ma non fisicamente...inaftti abbiamo lasciato indietro per voi lettori, l'avventura della Cima Terminio di questo Luglio. Un'esperienza davvero insolita se si pensa che Cima Terminio è stata una delle escursioni dove Girogustandocampaia ha per la prima volta assaporato l'ebrezza di superare i 1700 metri e di osservare davvero tutta ma tutta la Campania dall'alto.
La partenza come di consuetudine è stata dell più mattiniere con appuntamento a Campolaspierto per le ore 8.00, in modo da inziare a percorrere il sentiero con tranquillità alle ore 8.30. Per arrivare al Terminio ho deciso di seguire la strada più Panoramica e cosi salendo per Montecorvino Rovella e passando per Giffoni Valle Piana ho percorso il Valico della Colla, e vi assicuro che alle 6.30 del mattino l'aria che si respira e l'atmosfera che si percepisce non ha prezzo. Faceva molto fresco, gli animali gia pascolvano da un bel pezzo, qualche volpe e qualche ricco per la montagna e giù per Serino. A Serino preferisco tagliare per la Circumvallazione che porta direttamente sulla SS 576 del Terminio in modo da evitarmi il paese e trovarmi già a buon punto della salita. Un po di difficoltà in alcuni tratti a causa del sole che impediva di osservare bene la strada e guidare, ma poi arriati a Piano d'ISchia giriamo a sinistra per la deviazione degli Alberghi e cosi raggiungiamo Campolaspierto. Al piccolo Pianoro a quota 1200 è situato il "Piccolo Ranch" dove è possibile affittare un cavallo o un calesse per escursioni in montagna o sul sentiero prestabilito. Devo essere sincero che questo posto però non fa respirare la vera essenza della natura, perchè molto frequentato e soprattutto perchè arrivati alle 15 del Pomeriggio si trasforma in una bolgia di turisti che bivaccano e persone con gli stereo ad alto volume. Riunitici tutti partiamo alla volta del sentiero e cosi nel verde Comune di Volturara Irpina inizamo ad addentrarci nel bosco passando al fianco del ristorante la Bussola. Primo passaggio in un verde pianoro dal sapore "giurassico" con 2 faggi gemelli che aprono "le porte" all'inzio di un sentiero battuto. Questo sentiero molto agevole e segnalato sia dal CAI che dalla Comunità Montana conduce fino alla località "Acqua del Cerchio" dove vi è posizionata una vasca-abbeveratoio e in tempi non di secca una sorgente (che ora non c'è). Dall'acqua del Cerchio parte il sentiero 1B del CAI che tagliando direttamente per i faggi in un sentiero abbastanza irto conduce al Valico di Collelungo, un piccolossimo pianoro nella montagna. Li riposiamo un po e dopo aver preso fiato, ci addentriamo di nuovo nel sentiero, arrampiandoci su due rocce, fino a che non ci inseriamo in un'altra faggeta e dopo circa mezz'ora da Collelungo la boscaglia si apre per la Cima Terminio. E'inutile dire che il panorama è mozzafiato, ed è inutile dire che da li si tocca il cielo con un dito e ti verrebbe voglia di lascairti andare ore ed ore ad osservare beato la natura.
Decidiamo di scendere in un grande pianoro tra la vetta e l'antivetta, raggiuntolo, proseguiamo sull'anticima per visitare una Croce in ferro e poi dopo aver camminato in giro e fatto diverse foto, la spedizione si riposa sotto una macchia di alberi fresca e rilassante. Il sole era alto, ma li sotto si stava divinamente. Restiamo tantissimo tempo, godiamo del posto, ci divertiamo con alcune mucche e ci raccontiamo avventure in cerchio...mentre il sole comincia a dare segni di "cedimento" e scende più giù verso il mare...dobbiamo alzarci e incamminarci verso le auto, tra la malinconia e la gioia che ci pervade. Malinconia di lasciare la "vita vera" e gioia di aver vissuto una giornata lontana dai pensieri e dalle sofferenze quotidiane. Al ritorno dopo l'acqua del cerchio ci allontaniamo dal sentiero e arriviamo a Campolaspierto per i boschi... allontanata la quite della Cima ci aspetta una scena raccapricciante, di stereo, urla, rumori e inquinamento... un posto che col turismo vive ma dsitrugge la natura... dobbiamo difendere il nostro verde da questi scempi e speriamo che al più presto i comuni e le comunità montane si ingegnino insieme alla forsetale di creare dispsizioni severe per fronteggiare queste ondate di "distruzione" della pace e della quite...

Angelo Mattia Rocco

Per le foto del Terminio clicca QUA

lunedì 17 settembre 2007

Cima Cervialto 1809 m... disavventura nel finale

Lasciato il Piano Laceno, la direzione è verso il Colle del Leone, dove lasciate le Auto ci dirigiamo a piedi all'imbocco del sentiero n.113 del CAI che conduce sulla cima del Cervialto. La spedizione forte dell'avventura alla Tannera di 2 giorni prima si avventura, con 5 membri, cartina del CAI, bussola e tutto ciò che occorre per affrontare un'escursione in massima sicurezza (da ringraziare per questo Federico Alvino). Il sentiero dapprima è molto molto semplice, agevole e molto "camminabile", in poco tempo si raggiungono diverse postazioni e alcuni bivi che portano ad altri sentieri, ma la facilità dello stesso porta a rilassarsi e a seguire con rapidità la strada giusta. Ogni tanto davamo uno sguardo alle cartine per orientarci sul quanto mancasse alla vetta e su come tornare magari per un altro sentiero. Lungo il percorso suggestivi sono gli alberi dalle bacche rosse e nere e la visione nel primo tratto del Piano del Cupone e del Monte Raiamagra. Dopo circa un'oretta il sentiero diventa più affascinante e lascia il posto a faggi altissimi e a stupendi viali e valli con distese di foglie rosse. Spettacolare è il passaggio per un faggeta (circa a quota 1600) costellata da arbusti alti e grossi che ne rendono lo scenario suggestivo. Arrivati a quota 1670 circa, il sentiero prende una deviazione dritta ad EST proesguendo per le Creste del Cervialto, un sentiero molto duro (se si considera l'attrezzatura in spalle) che si inerpica per diversi metri fino al raggiungimento della cima. La cresta che porta su è intervallata a metà da un piccolo falso piano e mentre si sale si inziano ad ammirare le bellezze del panorame. A SUD il Piano Migliato si estendeva sotto di noi con il suo fascino, e sopra di esso era possibile ammiare la catena del monte Eremita-Marzano e in lontananza i monti Alburni. Girandosi alle spalle visibilissimo il Monte Raione, il Monte Castello e le cime di Montecorvino Rovella, nonchè voltandosi a NW il Monte Raiamagra e tutta la catena del Lago Laceno. Arrivati in cima lo spettacolo è davvero entusiasmante...arrivati alla stazione metereologica della Regione Campania si apre la vista al Lago Laceno (finalmente da una visuale diversa dal Raiamagra), alla Basilicata e all'Adriatico. Inoltre la caratteristica del paesaggio è data da alcuni pianori che danno l'impressione di un'origine vulcanica, il più grande e esteso è sicuramente quello che si estende tra la Cima e l'anticima. Dopo aver consumato qualche panino, bevuto e fatto un brindisi con la coca-cola, oltre alla foto di rito, raggiungiamo l'anticima dove è posto oltre al punto trigonometrico il fantastico "libro di vetta". Ci siamo fermati a leggere per un'ora tutte le avventure degli altri escursionisti, le loro firme e le loro simpatiche frasi, dopdichè anche noi abbiamo lasciato il nostro segno con firme e il racconto della nostra avventura. Lasciato e posato il libro, l'opzione più semplice sarebbe stata quella di proseguire per il sentiero precedente ma la voglia di scoprire altri sentieri ci prende e cosi decidiamo di prendere sempre il n.113 per raggiungere il piano Laceno. Purtroppo li un cane di pecore ci aggredisce e cosi dobbiamo tornare indietro. Alla fine i più esperti del gruppo, optano per scendere ad AZIMUT, ossia puntare con la bussola la direzione del Piano L'acernese (W) e scendre nella montagna tra i fittissimi boschi. L'operazione procede un po a rilento per la difficoltà di uno dei membri della spedizione e cosi iniziano i primi problemi... si iniza a perdere molto tempo. Dopo diversi minuti, si giunge ad un salto di circa 2 m che conduce su una mulattiera, effettuiamo questa discesa in 3 mentre altri 2 in difficoltà devono far uso della corda per calarsi senza problemi. La difficoltà dimostrata a scendere ad azimut di uno di noi ci impone di lasciare il taglio della montagna e proseguire per quella mulattiera, sempre tenendo conto della bussola. Scendendo per questo sentiero ci rendiamo conto di arrivare troppo a SUD e ad un certo punto la stradina si perde nella montagna, in un'altra faggeta. Si deve per forza scendere di nuovo ad azimut. Puntiamo ad W e scendiamo, il pendio è umido, pieno di foglie e molto molto pendente, scendiamo di molto finchè inziano i problemi seri. La deviazione della mulattiera ci aveva portato troppo lontani dall visuale del Piano L'acernese e cosi ci ritroviamo in un grande Vallone , causato (ci hanno detto dopo) da una grande frana qualche hanno fa, impervio, fangoso e cedevole. Una pietra si stacca dalla parete rocciosa, dinanzi a noi una collina, la visuale era persa e l'unico rimedio era la bussola e la cartina. Per un attimo c'è stato un po di panico, ma dopo ci siamo decisi, calmati e cosi abbiamo puntanto su un'altra collina verso NE, per osservare eventuali buchi tra gli alberi che ci potessere far osservare il Piano Laceno. Questa volta la direzione è il N, decisi ad arrivare al Laceno e farci dare un passaggio al Colle del Leone per recuperare le auto. Ancora una volta le difficoltà rimangono enormi, il sentiero era troppo scivoloso e ripido, ognuno di noi cade diverse volte e qualcuno si fa anche leggermente male. Decidiamo per non perdere tempo di fare un ponte umano, e di proseguire in parallelo per segnalarci le posizioni e osservare più montagna possibile. Dopo altri numerosi sforzi raggiungiamo una larga Faggeta, dal sentiero meno impervio, continuiamo a darci segnalazioni a catena e alle 18.15 raggiungiamo il Piano L'acernese. La dissavventura finisce, ci abbracciamo e tiriamo un sospiro di sollievo. La paura non era tanto quella di essersi persi, in quanto con la bussola e la cartina avevamo idea di dove eravamo, ma semplicemente quella di perdere molto tempo e rimanere chiusi dopo il tramonto, con la preoccupazione di rimanere una notte nei monti.

Ecco il servizio fotografico : clicca QUI

Laceno ore 6.55... poesia del Lago al risveglio

La mattina era inziata per me alle ore 5.15 quando la sveglia suona e mi indica di iniziare a prepararmi zaino e attrezzatura per tentare l'avventura a cima Cervialto. Alle 5.45 mi avrebbe aspettato l'amico Federico in piazza, pronti e decisi a partire presto per farci regalare da madre natura lo spettacolo del Laceno all'Alba... la giornata non è delle migliori, la foschia è presente in cielo a causa di un'elevata umidità, ma la voglia del Piano Laceno era sempre più forte. Si parte in auto, si raggiunge Montecorvino Rovella, ad Acerno si devia per San Leo (traversa Masseria Cugno) per evitare il Paese, sbuchiamo alle croci di Acerno, proseguiamo per la SS 164 fino a Bagnoli Irpino e saliamo al Lago. Alle 6.50 siamo arrivati e lo spettacolo ad accoglierci è tra i più suggestivi che la mia pluriennale esperienza Lacenese mi aveva mai proposto. Una nebbia ci saluta all'inizio della salita, prima dello scollinamento, le gocce di condensa cadono sull'auto, il freddo pungente, la conca del Lago che non emergeva da sotto quella cappa bianca, le mucche che pascolavano libere in uno scenario da altri tempi... l'impressione da zona lacustre era delle migliori e cosi decidiamo di arrivare e posare le auto prorpio in prossimità della riva. Scendiamo, mettiamo i maglioni per reggere a quei circa 3° di freddo fuori stagione e iniziamo ad attraversare l'area attrezzata sotto alberi enormi che si trova vicino al Laceno. Li la natura dava sfoggio della sua intoccabile esclusività... corvi che emettevano versi che rimandavano a paesaggi e posti non frequentati, il silenzio interrotto solo dal loro gracchiare di qua e la, il posarsi di alcuni fagiani tre le panche di legno e l'erba, lo sbuacare di alcuni vitelli nella nebbia e ragnatele argentate , tessute come dei ricami perfetti tra le seggiole e i rami spezzati dal vento di alcuni faggi... addirittura in riva si poteva ascoltare il saltellio di alcuni pesci che all'assenza di presenza umana si facevano vivi e ridavano al Lago quella sua naturalezza dal sapore antico e spettrale. I rami che fuorisucivano dalla riva circondati da nebbia, il fango, il freddo che si alzava sotto forma di vapori gelidi e la brina... questa è l'esperienza vera di vivere la Montagna rude e selvaggia, ma meglio dico se parlo dell'esperienza del lago Laceno che con la sua incredibile magia, incanta ogni qual volta lo vado a trovare e sempre si trasforma, da luci, colori, suoni, ombre e forme di vita...

(Angelo Mattia Rocco)

Puoi visionare le foto cliccando qui

sabato 15 settembre 2007

Fimara di Tannera , Piano del Cupone e Grotta di Strazzatrippa...


Salve a tutti, Girogustandocampania ritorna dopo la pausa estiva per il piacere di scrivere e di raccontarvi l'avventura di ieri. Federico tornato da Siena 2 giorni fa mi contatta e mi chiede se vogliamo fare un giro in montagna a piedi, non riesco a rifiutare l'fferta e cosi decido di voler provare il percorso della Fiumara di Tannera. Le foto su internet di questa fiumara sono spettacolari, il posto sembra incantevole, incontaminato e "magico", cosi attrezzandoci decidiamo di partire e provare questa avventura.
La sveglia suona come ai vecchi tempi, io mi preparo e scendo ad aspettare Federico in piazza, arriva la macchina, carichiamo gli zaini e via verso Lago Laceno. Da Lago Laceno il passo successivo è il Colle del Leone, facilmente raggiungibile con l'auto passando per la strada che fa da controno al Piano Lacernse. Al colle del Leone parcheggiamo l'auto e ai 9° del mattino partiamo... il sentiero inizia ben segnalato, con un cartello della Comunità Montana che indica "Sentiero numero 2 Colle del Leone - Fiumara di Tannera". Proseguiamo in direzione di quel sentiero, superiamo una sbarra in ferro e iniziamo a scendere per il sentiero...una strada molto agevole. All'inizio si prosegue dentro una faggeta dal sottobosco non molto fitto e dal tappeto giallo per la presenza di moltissime foglie cadute al suolo... lo spettacolo è molto suggestivo e sembra che il sentiero porti da se senza controllare le indicazioni del CAI (Club Alpino Italiano), ossia (per chi non lo sapesse) quelle bandierine bianco rosse, dipinte sugli alberi per indicare un sentiero! La prima difficoltà si incontra dopo circa 15 minuti dove ci troviamo ad un bivio dal quale non sappiamo capire dove andare. Consapevoli che la Fiumara si trovasse a 950 metri e che noi eravamo posizionati a 1250 m, decidiamo di prendere il sentiero alla destra, non segnalato, ma battuto. Per evitare di perderci, formiamo per terra con delle rocce e dei bastoni un segnale , un'enorme freccia per il viaggio di ritorno... scendiamo nel sottobosco, la vegetazione si infittisce, troviamo altri bivi e segnaliamo con lo stesso procedimento di prima...ma alla fine ci troviamo in una collina dove il sentiero terminava...allorchè torniamo indietro al primo bivio e proseguiamo alla sinistra... da qui intravediamo una bandierina del CAI con su scritto 114, ossia sentierio 114...decidiamo di proseguire per il 114 , con l'unica nozione tecnica a disposizione e cioè che il sentiero 14B è quello Piano del Cupone-Tannera. All'inizio di questo sentiero trovaimo una piccola radura, continuiamo ad ovest della radura e scendiamo incontrando il primo pianoro, un piccolo pianoro costituito da una grande quantità di Felci e alberi di bacche. Il sentiero 114 prsegue al di la di una collinetta, immergendosi all'interno di numerosissime felci basse... superata la collinetta il sentiero torna in montaga, tra gli alberi di Faggio e inizia a salire...Proseguendo e continuando a dare uno sguardo alle segnalazioni del CAI , raggiungiamo un Bivio con un tornante... le uniche direzioni possibili sono dritto e destra...allorchè osservata una freccia Blu su di un alberoproseguiamo in quella direzione ossia, quella del tornante. Camminando per alcuni minuti si giunge finalmente ad un Bivio con una indicazione rassicurante... a questo bivio (sinistra, destra) c'è un cartello su di un Albero che cita: "Sentiero numero 3: Piano del Cupone- Fiumara di Tannera". Presi dall'enfasi seguiamo i segnali alla sinsitra, dove il sentiero 114 si interseca nel sentiero 19...ma ci ritroviamo in un pianoro , più grande del precedente senza indicazioni: è il Piano del Cupone...convinti che la fiumara fosse dopo il Piano, esploriamo un po la zona, prima di decidere di avventurarci nel bosco ad Est del Piano del Cupone dove troviamo 3 segnali ross-blu che ci portano alla prima scoperta della nostra avventura... Di nanzi ai nostri occhi appare una Parete rocciosa che sovrasta una voragine enorme di 15 m di diametro, e dall'enorme profondità, tanto che il fondo non si vedeva e le pietre lanciate in quella Foiba non si sentivano toccare terra... ci teniamo a debita distanza da quel crepaccio carsico e nel tornare indietro leggiamo su un albero : "Grotta di Strazzatrippa". Documentandomi a casa ho scoperto che la Grotta è detta anche Grotta di Acerno e Strazzatrippa era un brigante della zona che a quanto pare nascondeva i suoi ostaggi all'interno di quel condotto Carsico tramite un'altra entrata. Torniamo al Piano del Cupone, e pensando che ora siamo in territorio Acernese ci rendiamo conto che da Laceno (Avellino) siamo sconfinati in territorio Salernitano e cosi decidiamo, armati di santa pazienza , di ritornare al bivo del cartello... al bivio ci rendiamo conto che su una roccia c'è segnalato il sentiero 14B!! In pratica proseguiamo nella deviazione a destra nella verticale del Cupone... scendiamo per diverso tempo, costeggiando il letto di un fiume in secca, penso che in primavera li sia uno spettacolo di rivoli e ruscelli, e alla fine di questo letto, arriviamo ad una roccia, con una vasca in pietra naturale...ne deduco che siamo arrivati alla "Fontana di Don Giovanni" punto dove tutti i manuali danno la partenza di un sentiero impervio per la Fiumara. Non ci sembra ci siano altre strade, ma su un albero , scoviamo una freccia verde e una scritta quasi inleggibile che citava " FIUM" e protava tra due Faggi enormi. FIUM per noi stava per Fiumara e cosi proseguendo fra i due faggi e seguendo altri 2 segnali del CAI arriviamo in cima ad una collinetta dove riusciamo a scoregere un sentiero molto stretto, all'incirca 50 cm, che tra foglie secche e rami, tra alti faggi scende dentro una gola... ci fermiamo a sentire un'eventuale rumore d'acqua ma niente...seguiamo il sentiero per diverso tempo, finchè si iniza a sentire uno scroscio fortissimo! Dopo altri 10 minuti siamo arrivati alla Sorgente della Tannera!!! Un piccolo ruscello in autunno, e dopo un estate secca come questa, ma il rumore forte dell'acqua proveniva dal retro di un'insenatura che purtroppo non abbiamo raggiunto perchè nel raggiungere la Sorgente avevamo impiegato troppo tempo e dovevamo tornare indietro...ma ora che sappiamo la strada la prossima volta la esploreremo... e siamo sicuri di trovare il tanto agognato laghetto della Tannera! Dopo aver guadato per qualche metro a salire il ruscello, torniamo indietro, risaliamo il snetiero e prima di riscalare la collinetta , ci fermiamo su uno spuntone a bivaccare, tra panini al prosciutto, acqua e torta caprese... breve sosta di 30 minuti e poi di nuovo in cammino...ripercorrendo il sentiero precedente e fermandomi a raccogliere nella prima radura dei Ciclamini per la mia ragazza, dato che questo sentiero è pienissimo di questi fiori dal colora rosa e dall'interno fucsia... Un'esperienza avventurosa, per due che amano la montagna e avrebbero fatto di tutto pur di non tornare a casa senza vedere la Fiumara della Tannera... Domenica ci saremo di nuovo in quelle zone, e saliremo sul cervialto cercando di inquadrare dall'alto il Cupone e le altre zone esplorate...
Per l'escursione Federico aveva un'attrezzatura molto professionale, costituita da Corda, imbragatura, ganci, pugnale, coltellino, medicinali vari, fasciature, garze, disinfettanti, torce e tutto ciò che puo servire in caso di incidenti o smarrimento.
Ringrazio Fed per avermi seguito e supportato in questa pazza avventura di fine Settembre.

lunedì 9 luglio 2007

Forum di discussione: iscrivetevi!

Per chi non ne fosse ancora a conoscenza su www.girogustandocampania.it il nostro sito ufficiale è aperto il forum di discussione dove la redazione commenterà insieme a voi utenti foto, escursioni, gite, eventi, manifestazioni, attività di ristorazione e tant'altro. Invito cordialmente tutti ad iscriversi a questo centro di aggregazione e crescita affinchè ci sia ancor meno distacco tra il nostro progetto e voi escursionisit o semplici appssionati della nostra Campania! Vai sulla home page e clicca sulla voce FORUM e poi REGISTRATI. Per accedere direttamente al forum puoi cliccare su questo link www.girogustandocampania.it/forum

Pizzo San Michele da Carpegna


Ieri escursione di Girogustandocampania.it sul Pizzo San Michele di Calvanico... siamo partiti in 7 da Carpegna e lungo i sentieri che portano alla chiesa su in Cima siamo rimasti stupiti dalle bellezze che la nostra Campania ci regala giorno per giorno... un posto caro agli studenti universitari dato che il Pizzo domina il complesso studentesco di Fisciano, ma anche un Monte caro ad Avellinesi e Salernitani...il monte dove si domina la Campania e la si abbraccia per intero.
Il sentiero inizia da un abbeveratio, dinanzi una cappella e inizia ad inerpicarsi su per il crinale senza grosse difficoltà, anzi... si prosegue lungo questo sentiero pulitissimo e battuto, con le esaurienti indicazioni del CAI finchè si arriva alla croce che può essere utilizzata come punto di riferimento per indicare la metà del percorso. Dalla croce è possibile notare guardando in alto, la chiesa di San Michele e voltando il crinale si può iniziare a scorgere la Piana Napoletana, il Vesuvio e Ischia...gia in precedenza dal percorso, sono visibilissimi verso SUD, i Monti Alburni, la piana del Sele, il monte di Eboli, i Monti di Capaccio,Puntalicosa e addirittura la cima del Cervati!Naturalmente tutto qeusto in giornate limpide come quella che abbiamo fortunatamente trovato ieri. Dopo la croce si arriva ad una seconda edicola votiva, da li si entra nella faggeta ove il percorso iniza ad inerpicarsi di più...ma è pur sempre agevolissimo e piacevole! Dalla faggeta in alcuni punti fortissimo è l'odore dei porcini che regnano nel bosco di San Michele...superata la faggeta, la vegetazione si dirada, il monte diventa calvo, si apre un sentiero brullo e dal colore esausto che porta fin sulla cima! Dalla cima, cioè dalla chiesa e dal rifugio lo spettacolo è dei più entusiasmanti! Montevergine di Mercogliano, Monte Terminio, Monte Accellica, i Monti Mai, Avellino, Solofra, il Matese, il Vesuvio, la Piana del Sele, Puntalicosa, Cervati, Monna, il Vulture, la Puglia, la Basilicata, il Molise e quando il tempo è limpido l'Abruzzo! Siamo stati 2 ore a goderci il panorama poi dopo esser scesi abbiamo gustato prelibatezze a base di Cinghiale alla trattoria "America" di Calvanico...
Il percorso non è duro e su un livello da 1 a 5 la sua difficoltà è 2. Non è lunghissimo e non è eccessivamente pendente, un po di allenamento basta per superarlo senza grosse difficoltà. Consigliate scarpe da treking o scarpe dalla suola zigrinata per affrontare con più presa la discesa. Chi può farebbe bene a portare con se un bastone per sorreggersi e aggrapparsi meglio al terreno. Le foto di questa escursione momentaneamente sono sul nostro forum di Discussione
: www.girogustandocampania.it/forum potete iscrivervi o semlicemente osservare i reportage.

sabato 16 giugno 2007

Girogustando per ristoranti


Ecco il primo elenco ufficiale delle attività di ristorazione inseritesi nel Circuito Girogustandocampania.it (cliccare sul nome per informazioni maggiori)

Ciak si...Pizza
Bar Liliana
La magione del capitano
Al vecchio rifugio
Al castello

A breve una scheda per ogni attività di ristorazione...ricordiamo gli utenti che possono visitare gli itinerari consigliati al sito ufficiale www.girogustandocampania.it

venerdì 8 giugno 2007

Agriturismo San Leo tra Accellica e Magnone ad Acerno


Sabato scorso, io e alcuni soci di girogustandocampania ci siamo recati nei Picentini per il nostro giro tra le numerose attività di ristorazione della Zona. Primo passaggio Giffoni Sei Casali, poi pian piano siamo saliti a Giffoni Valle Piana, a Montecorvino Rovella e siamo giunti ad Acerno. la giornata era davvero spettacolare, sole, fresco venticello di montagna, verde Accellica e Magnone, un vero paradiso per gli occhi...il nostro cammino ci porta prima di tutto nella Piazza del Paese per prendere un collega e dopodichè continuare il nostro percorso tra boschi e agriturismi...abbiamo fortunatamente avuto il piacere di conoscere la Proprietaria dell'agritursimo San Leo in località Avella, sotto le Croci e con Lei abbiamo scambiato molte molte chiacchiere...la zona dei Picentini ai piedi del Monte Accellica e del Monte Magnone sono ricche di sentieri naturalistici poco valorizzati e poco conosciuti che purtroppo rimarranno tali finchè nessuno le porterà alla luce... i sentieri del Monte Accellica, le escursioni su per le ripe del Monte non hanno nulla da invidiare a scenari Alpini e le frastagliate "coste" della cima, tra aquile e alberi di alta montagna non fanno altro che rendere lo scenario ancora più suggestivo. L'agiturismo San Leo è ha disposizione di coloro i quali intendono avventurarsi per i "selvaggi" boschi e vogliano approfittare del luogo per avvicinarsi alle colture biologiche e ai sapori Montani che l'attività di ristorazione offre. Troverete pace e tranquillità in un Luogo incontaminato, immerso nel verde, all'interno di una masseria rustica e silenziosa ricca di sorprese e di attività extra gastronomiche da effettuare. Girogustandocampania è collaboratore ufficiale dell'agriturismo e per coloro i quali intendano approfittarne di un week end e non solo per osservare le meraviglie dei Picentini possiamo fare da tramite per offrire voi il massimo dei servizi. Per contatti info@girogustandocampania.it saremo a vostra completa disposizione... www.girogustandocampania.it

giovedì 31 maggio 2007

Girogustando all'Opera

Dopo alcuni giorni di assenza ritorniamo a scrivere sul nostro diario...sicuramente vi sarete chiesti come mai qeusti gironi di silenzio e noi vi daremo una risposta... in primis stiamo girando la Campania per trovare attività interessate al nostro progetto e già vi proponiamo tre locali da visitare come "Ciak si Pizza" (Pontecagnano), "La Magione del Capitano" (Pugliano), "Bar Liliana" (Bellizzi) [Per maggiori informazioni www.girogustandocampania.it]...in secundis perchè stiamo lavorando duramente per rendere il nostro sito al Top della veste grafica necessaria ad un progetto cosi grande ed importante...infatti da alcuni giorni tramite la collaborazione del Sig. Luigi Scapolatiello e il lavoro di Angelo Mattia Rocco (cioè il sottoscritto) stiamo inserendo filmati flash e altre novità alla nostra Home page... molto suggestiva l'anteprima aggiunta prima dell'apertura e fra qualche giorno avremo una chicca al di sopra del "reportage della settimana"... vi cosnigliamo assolutamente di continuare a segurici perchè le novità saranno molto e molto interessanti!

venerdì 18 maggio 2007

Inizia il nostro lavoro di account executive

Ragazzi, da ieri abbiamo iniziato il nostro duro lavoro! Siamo un progetto di turismo alternativo, vogliamo crescere in Campania e cosi dobbiamo anche esporci le prime volte... abbiamo iniziato a colloquiare con le prime attività e vi saremo sinceri: com'è faticoso! A volte si teme di infastidire il proprietario di un locale, altre invece si ha l'impressione che il "tuo progetto" non sia interessante e alcune volte viene voglia di mollare... ma noi non molleremo e già il fatto che alcune attività si sono avvicinate al progetto, per noi è motivo di orgoglio e ci da forza e coraggio per anadare avanti. Vorremmo tanto che i nostri utenti ci consigliassero qualche ristorante, pizzeria o agriturismo disponibile a collaborare e magari potremmo andare anche insieme ad esporre le nostre idee e le nostre iniziative... per il momento il nostro lavoro continua, ieri siamo stati a Battipaglia e a Salerno, oggi a Pontecagnano, Giffoni Valle Piana e Montecorvino Rovella, ci attendono Paestum e Agropoli nelle prossime tappe... seguiteci e contattateci!

mercoledì 16 maggio 2007

Giro d'Italia: Partenza a Salerno


Come annunciato Girogustandocampania oggi al ritrovo di partenza del Giro a Salerno. Un'esperienza unica, da provare, alla continua ricerca di foto e corridori da intervistare... Ci siamo allontanati dal banco firma per giungere sul lungomare dietro Piazza della Concordia per accogliere i 22 Pulman delle squadre partecipanti. Il Ciclismo è bello per questo! I corridori scendono tra la gente, parlano con te, si mettono a tua disposizione...puoi anche pedalare con loro e a volte non ti accorgi nemmeno di avere un professionista al fianco. Questa mattina la sorpresa più bella è stata di certo la foto con il vincitore di questa tappa : Danilo Di Luca. Altri campioni come Bettini, Simoni, Ongarato, Rebellin, Zaninzi, Gasparotto, Brutt, Riccò, ecc ecc sono stati immortalati dalle nostre fotocamere e fra non molto vi prorporremo tutto in home page... ah dimenticavo... un saluto ai cari Davide Cassani e Auro Bulbarelli!

lunedì 14 maggio 2007

San Severino di Centola


Il 25 Aprile Girogustandocampania si reca a Centola (reportage fotografico), prima di tutto per tentare una scalata al Monte Bulgheria e in secondo luogo per osservare da vicino il borgo di San Severino. Percorso molto agevole ora che è stato aperto il nuovo tratto di superstrada che porta direttamente a Sapri e quindi non occorre più percorrere tutta la costiera, tra curve e mal di stomaco vari. Il tempo non ci ha dato una mano come al solito a scattare foto, qualche velatura e soprattutto un temporale estivo in cima al Bulgheria. All'arrivo nella "Valle del Diavolo" tra il Monte e il promontorio del Borgo San Severino ci accoglie il Mingardo, pulito, limpido e piacevole alla vista. Un luogo davvero piacevole e rilassante, un connubio tra fiume, montagne e mare (a pochi chilometri). Passando vicino al letto del fiume e osservando in alto le montagne, con lo splendido Cervati innevato in lontananza, le rocce rosse danno una sensazione di Gran Canyon irripetibile in nessun altro luogo della Campania. Comunque posiamo la macchina all'ingresso della provinciale che porta a San Severino di Centola e per proesgure nel borgo dobbiamo fare qualche metro a piedi... piacevolissima passeggiata all'interno di un mini percorso storico-naturalistico promosso dalla Comunità Montana Lambro e Mingardo. Le scalinate verso il borghetto sono abbastanza ripide, però ben "supportate" da passamani in legno per i meno atletici! Dall'ingresso al Borgo il passo è davvero breve e si passa per tre livelli segnalati da cartelli in legno indicanti le varie località... delusione del momento : la restaurazione del centro! Purtroppo le foto che abbiamo sono per lo più paesaggistiche, perchè all'interno non si poteva entrare però l'idea di antico mista allo scenario rude montano resta e non possiamo che consigliarvi di organizzare una piccola gira a San Severino di Centola...

venerdì 11 maggio 2007

Biglietto da visita


Domani purtoppo nessuna gita alla Tempa di Acerno... tra problemi di studio e altro abbiamo dovuto rimandare, ma ci conserveremo questa esperienza per la prossima volta. Ho aperto questo post per informarvi delle novità presenti su www.girogustandocampania.it! Cambiata la grafica della nostra "home page" per motivi professionali... in quanto portale di informazioni turistiche che si appresta ad allargare i suoi orizzonti verso altre Regioni e altre Nazioni non potevamo che conformarci alle esigenze commerciali del momento. Ma non è finita dato che questo piccolo restiling non è altro che un cambio in HTML provvisorio prima della "chicca" in formato Flash che stiamo preparando. Da poco sono tornato a casa per portarvi a conoscenza della nascita del "mio bigliettino da visita" personalizzato di Girogustandocampania.it! "Mio" in quanto è personalizzato esclusivamente con i miei dati personali... questo in attesa della sfornata dei prossimi 1000 bigliettini plastificati che usciranno fra qualche settimane...
Inoltre avrete sicuramente notato lo "Speciale Giro d'Italia". La sezione sarà curata personalmente da me con aggiornamenti e commenti dalle Tappe giornalieri... per ora e tutto, ci sentiamo stasera!

giovedì 10 maggio 2007

Sabato ad Acerno?!?


Girogustandocampania.it con tuta probabilità Sabato si recherà ad Acerno per scattare qualche foto dalla "Tempa del Castello". Non conosco bene il luogo anche se ho capito la zona, non sono mai salito fin lassù, ma la mia Guida sicuramente sarà all'altezza e confido ciecamente nelle capacità storico-naturalistiche dell'amico Roberto Di Lascio acernese DOC... mi avvierò verso le 7.30 cercando di arrivare in un'oretta al Pase di Acerno. Lascerò la macchina in Piazza, davanti al monumento dei caduti e mi dirigerò con Roberto verso la "Tempa". Un percorso a quanto pare non poco impagnativo e perciò stressante dal punto di vista "lavorativo". Infatti andare in giro soltanto per passione senza la "sindrome da prestazione" fotgrafica per il sito è molto più rilassante! Dopo le foto dal Castello, spero di potermi fermare almeno altre 2 ore ad Acerno, vorrei comletarvi un reportage nei minimi dettagli con tanto di monumenti, chiese e stradine... un itinerari alla "Gite alternative" per intenderci... Dalla Redazione almeno per ora è tutto!

Roscigno Vecchia


A volte capita di pensare ad un posto, non poterci andare per anni, desiderare fortemente di visitarlo e poi rimanere delusi.Ecco, questo è quello che è successo a me Domenica scorsa durante il mio giro a Roscigno Vecchia (reportage fotografico) . Il Paese dista ben 110 Km da Salerno e per arrivare non esistono autostrade o superstrade...si prosegue da Battipaglia sulla SS18 fino al bivio per Capaccio, si prosegue per il Rettifilo dove poi allo svicolo per Trentinara si procede dritti per Roccadaspide. Una strada piacevole per passeggiate in bici, tra sali e scendi fino ai "Casalotti" o "otto tornanti" che immettono sul paesino di Roccadaspide. Dalla "Rocca" si prosegue in direzione Bellosguardo ed evitando di prendere la strada per Sacco, giunti in cima alla salita di fronte alla chiesetta dello stesso Bellosguardo procedere verso destra per altri 7 km. Si arriva a Roscigno Nuova,nuova logicamente si fa per dire, un paesino molto caratteristico, da visitare a piedi, tra scalinate stile medioevale e viottoli in pavè. Cammino un po per il Paese finchè non trovo l'indicazione per il Borgo abbandonato di Roscigno Vecchia. L'emozione è molta, l'ingresso spettrale tra due casette abbandonate mi fa già assaporare quel gusto di "antichità" che per Tv nei programmi locali ci è pervenuto sulla famosa piazzetta di Roscigno. All'arrivo in piazza però rimango un po perplesso. Le guide turistiche e la Tv non hanno precisato che del Borghetto è rimasto proprio poco, che il posto è poco valorizzato e di quei pochi resti non ve ne sono di visitabili. La chiesa di San Nicola Vecchia chiusa, eppure sbirciando si notavano favolosi affreschi, le vie al borgo sbarrate da cantieri, l'albero secolare che regnava al centro della Piazza Nicotera abbattuto e accantonato vicino ad un cumulo di cemento. In ogni caso, scendo dalla macchina deciso a scattare, mi avvicino alla famosa fontana ed è li che mi sento però attratto in particolar modo da quel Borgo cosi piccolo e poco valorizzato ma nello stesso tempo cosi grande e pieno di emozioni!Non mi importava se avevo fatto chilometri per trovare poco,ma i fiori di Pioppo che svolazzavano in aria, il Cavallo attaccato vicino alla chiesa, l'acqua che sgorgava dalla fontana antica mi riempivano di gioia... li il tempo si è completamente fermato ed è difficile non soffermarsi a guardare gli Alburni e a pensare di essere liberi in un mondo caotico e confusionario... Roscigno Vecchia fa del visitatore un abitante esterno e lontano dalla vita reale... speriamo che nei prossimi anni i lavori delle comunità montane porteranno questo Luogo alla ribalta e gli ridaranno l'interesse e la bellezza che si merita.

Monte Raione da Cannabosto


Quest'anno il freddo inverno non c'è stato ma il giorno 21 Marzo mentre tutti si aspettavano la Primavera, abbiamo avuota la "Prima vera" irruzione fredda dell'anno e siccome la situazione era favorevole per osservare una fioccata in vecchio stile 2005 a bassa quota decido di salire ad Olevano e precisamente in frazione Salitto. Salitto l'antica frazione di Olevano sul Tusciano, un borgo sicurametne da visistare e al ciò vi prorponiamo il nostro Reportage fotografico realizzato in collaborazione con Salitto.it . La giornata iniziò con una grandinata fortissima a Bellizzi che aveva portato la temperatura a 3° e da casa riuscivo a vedere i Picentini avvolti da nuovle bianche da neve, al chè decido senza esitazione di recarmi ad Olevano dall'amico Donato...per la strada che porta alla frazione c'era un tappeto bianco di ghiaccio e gragnola e ogni tanto cadeva qualche fiocco di neve...la temperatura rimaneva fissa sul grado! Parcheggio la macchina e convinto e deciso di vedere una bella nevicata salgo a piedi verso la località Cannabosto, da dove si puà raggiungere a piedi la Grotta di San Michele situata nel Monte Raione (1200 metri Cima S.Elmo)... aspetto un po sotto la pioggia che pian piano si trasforma in cristalli di neve...il vento freddo non si conciliava con il periodo dell'anno ma voltandosi e osservando dalla Cappella di San Michele il mare la sensazione era da pieno inverno. Nuovoloni neri e temporali da Capri si dirigevano direttamente sulla Montagna e Rovella sembrava scomparire sotto i fiocchi insistenti che colpivano la sua traiettoria... restammo fissi per 2 ore ad osservare il Raione imbiancarsi lentamente... emozioni che solo un'appassionato di neve e freddo può capire...

Sensazioni di Inverno: Cima Raiamagra


Quando la neve e il gelo si presentano in Campania non c'è niente di meglio che una bella escusrione Avellinese e soprattutto nel magico territorio del Lago Laceno...questo posto cosi salutare, cosi "strano" e misterioso mi ha sempre affascinato in Estate, Primavera, Autunno ma soprattutto in Inverno. La particolarità di questo angolo di Paradiso sta tutta nella sua imprevedibiltià. Non esiste giorno dell'anno in cui un paesaggio, una luce, una piantina siano uguali ed è per questo che anche visitato migliaia di volte il Laceno appare sempre una sorpresa agli occhi del visitatore. A Novembre 2006 una gelida mattinata di sole fu graditissima per una Galaverna a piante ed alberi...colori dal blu cristallizzato al bianco, con effetti di luce dovuti ai raggio del sole che facevano brillare il "cratere" del (purtroppo ex) Lago. A Dicembre un'escursione nevosa fin sulla Cima del Monte Raiamgara ci ha portati a scattare delle foto esclusive che ancora oggi riscutono successo tra i nostri utenti e non solo. La mattinata iniziò con la solita sveglia alle 6.30 pronti all'alba per arrivare verso le 8 al Lago sperando di trovare situazioni di Ghiccio da immortalare. Il pericolo della sveglia presto in Inverno è sempre presente ma con una buona dose di prudenza tutto è possibile. Alle 8.30, all'apertura degli impianti di risalita decidiamo di prendere la seggiovia e cosi addentrarci nel Bianco dei 1700 m della Cima Raiamagra. Il Raiamagra situato alle spalle del Lago e di fronte al Cervialto rappresenta un pusto incanctevole dal punto di vista paesaggistico-naturale prorpio per la sua esposizione. Nei giorni di sole e senza foschia dal costone principale, raggiungibile tramite un viale alberato entusiasmante, è possible osservare addirittura il Golfo di Salerno ed infatti questa Montagna, nonchè località sciistica è nota per questo spot pubblicitario :"L'unico posto dove potrai sciare guardando il mare". Ed è vero! La pista da sci nonè molto ampia, anzi non lo è affatto, e credo profondamente che uno sciatore al Laceno possa tranquillamente sciare ovunque dato la difficoltà del percorso che dai 1700 metri scende fin giu i 1100 quando la neve resiste fino a valle.. La caratteristica del raiamgra località sciistica sta nel fatto che l'uomo non ha ancora apportato il suo effetto modificatore ed infatti, in vetta non sarete accolti dalla classica visione del "casermone sciistico" ma anzi dalla piacevole immagine del "Rifugio Amatucci" un ristorantino caratteristico ed ospitale che da l'impressione di una casina Alpina! Dalla Cima per noi escursionisti il percorso principale è quello che dal Rifugio porta dapprima al Panorama verso il Lago e poi salendo un po tra gli alberi al Castello di Lacenò.Una simpatica struttira di Legno costruita come parco divertimento per i bambini che in estate salgono insieme alle loro famiglie per passare una piacevole giornata fresca. Tornando all'escursione, il Raiamgara sotto zero "lascia agli occhi un sospiro" che "intender non può chi non lo mira" mi viene da dire. Il freddo, il vento creano dei giochi spettacolari con la neve, formando composizioni di ghiccio sia sugli alberi e sulle fronde che si scuotono a vicenda, ma anche col terreno. Ci siamo imbattuti in distese di sfoglie di ghiaccio che sinceramente non abbiamo mai trovato su nessun'altra Montagna e a conferma di ciò possono testimoniare anche altri utenti del nostro sito. Dal Castello di Lacenò si passa al viale alberato, spoglio in autunno (con un tappato di foglie rosse cadute) e bianco in inverno che quando la neve è molto alta da l'impressione di toccare la cima degli alberi! Dal viale si giunge al "costoneRaiamagra" dal quale oltra a vedere il Mare è possibile osservare guardando verso Ovest il Monte Raione, i Monti di Eboli, le tre cime di Acerno, Piano del Gaudo, Polveracchio e la Piana del Sele da Eboli a Pontecagnano...una visione superba e commovente! La sensazioni di essere il "Re del Mondo" è insuperabile, vi sembra di toccare il cielo solamente alzando la mano e di abbracciare mari e monti con un sol sguardo! Dal costone è possibile camminare per parecchi chilometri ed ogni metro è luogo di novità, tra alberi strani, giochi di ghiccio e impronte di animaletti che sembra strano possano uscire dalle loro tane nel freddo inverno Bagnolese... (freddo di solito, ma quest'anno l'annata è stata pessima)...non voglio aggiungere altro a questa avventura perchè reputo superfluo qualsiasi commento dato che al prossimo visitatore lo scenario sarà diverso e di sicuro proverà emozioni differenti a seconda del suo stato d'animo. Non mi resta che dire Laceno e Raiamgra sorprese, emozioni, cuore, commozione e meraviglia...
Ciao e alla prossima!

mercoledì 9 maggio 2007

Terravecchia di Giffoni Valle Piana


A Giffoni Valle Piana in Provincia di Salerno esiste un Borgo Medioevale semi abbandonato ma nello stesso tempo valorizzato molto e ristrutturato grazie all'opera del Ministero dei Beni Culturali, del Comune di Giffoni e della Comunità Montana dei Picentini (reportage fotografico) . Il Borgo è raggiungibile dal centro di Giffoni V.P. prendendo prima in direzione Sieti dalla pompa di benzina del Paese e proseguendo per l'indicazione "Terravecchia" che vi condurrà fin su al Borgo dopo 3 km di salita. Dal Borgo la visuale sui Picentini è eccezionale (sfondo del nostro sito) e da li su è possibile vedere oltre al "capoluogo" Giffoni anche Montecorvino Rovella e le Frazioni limitrofe. Il Borgo è un susseguirsi di colori antichizzati e sinceramente il tutto ricorda molto terre calde e lontane, un'essenza al quanto lontana dal continente, con piazzette contronate da Ulivi secolari e gradinate "fresche" di marmo grigastro e marrne. Terravecchia è ben indicata nei sentieri e storicamente spiegata dai cartelli segnaletici lungo i vari percorsi che si estendon per l'ex fortezza. Il primo passo che ci è sembrato opportuno effettuare è stato il sentiero naturalistico "Giustino Fortunato", un passaggio, anzi una passeggiata tra il verde dei Monti fino al Punto di ristoro fornito dalla Comunità Montana vicino alla vecchia torre di avvistamente. Ritronai nel centro del Borghetto visita al Palazzo Longobardo e al Palazzo Federico II per poi affascinarci dinanzi al Palazzo Normanno ( colore restaurato ma fedelmetne riprodotto) e al palazzo D'Avalos. Dal successivo palazzo di Sant'Egidio e la casa del Vecchio Trappeto (la più caratterstica del Borghetto) si giunge dinanzi la chiesetta sconsacrata dell'Abate Sant'Egidio...da dove inizia il sentiero naturalistico denominato "sentiero della stampella" dal quale viene voglia di immergersi nel verde e nel cuore del comprensorio picentino... A Terravecchia sulla cima della Montaga sono presenti i resti del castello che sfortunatamente non abbiamo potuto visitare per lavori in corso... dopo aver girato attentamente il borgo per ben due ore (è piccolo ma viene voglia di soffermarsi a guardare) ci rechiamo nella Piazzetta Principale dove notiamo il Ristorante-pizzeria "Il Castello" che consigliamo ai nostri utenti per un pranzo o una cena diversa e romantica, magari alle luci del Brogo di Sera...
Da notare che i vari Palazzi sono affittabili e spesso utilizzati per studi o convegni...il Paesello patrimopnio dell'UNESCO è ricco di storia, turismo e attrazioni naturalistiche...assolutamente da visitare...

Per maggiori informazioni storiche visitare il sito www.borgoterravecchia.it

Monti Alburni


Sabato io e il collega Diego ci siamo avventurati tra i Monti Alburni per effettuare un reportage fotografico per il sito. La giornata non è stata delle migliori, il cielo velato non ci ha permesso di scattare foto interessanti anche se credo che inseriemo comunque un collage di foto scattate nei momenti in cui il sole faceva capolino. La partenza è avvenuta alle 8.30 da Bellizzi, abbiamo preferito non utilizzare l'autostrada e cosi ci siamo addentrati tra Battipagli ed Eboli per proseguire sulla strada statale 19 delle Calabrie per arrivare a Sicignano Degli Alburni. Vagando per la strada che conduce a Serre ed esattamnte dopo il bivio per Campagna lo scenario iniziava ad essere entusiasmante e il ponticello del Fiume Calore regalava un'atmosfera di pace e tranquillità, purtroppo non abbiamo potuto scattare perchè il luogo non permetteva soste. Dal ponte del Calore prosegue un stradina in salita che porta sulla lunga pianura della località Pagliarone di Serre, a pochi metri dall'Oasi di Persano del wwf (http://www.girogustandocampania.it/reportage%20oasi%20persano.htm) . La sensazione iniziale e l'impatto con l'immensa distesa verde ci portano alla mente lo scempio che il Governo sta per effettuare in quella terra e cioè la costruzione delle Mega dsicarica. Fortunatamente nel cuore del regno della Lontra esiste il vincolo ambientale e a quanto pare il TAR (tribunale amministrativo regionale) ha respinto il ricorso di Bertolaso contro le denunce dei cittadini e del Sindaco di Serre. La distesa passa e noi ci troviamo sul paese di Serre a circa 300 m sul livello del Mare dove ad accoglierci sono le due enormi Pale eoliche. Pensier del momento è stato il risparmi energetico. Pensando ai pannelli solari e alla vicina Albanella dove esiste un grande impianto di energia eolica non possiamo che invitare il Governo, la Regione e gli enti locali ad interevenire per favorire la pruduzione di energia alternativa pulita. Non possiamo permettere che le nostre terre diventino schiave dell'inquinamento quando basterebbe davvero poco per mantenere ordine e pulizia. Dalla salita delle Pale eoliche ci salutano di fronte gli Alburni, poderosi nei loro 1700 metri d'altezza e ci accompagna questo stupendo scenario fin su Scorzo e Sicignano Degli Alburni. Da Sicignano continuiamo a camminare per i fantastici boschetti verdi che staccano con la solita vegetazione montana. Qui infatti il verde è costituito da medio fusti, per la maggior parte da grandi campi di felici dal lungo stelo negli immensi Castagneti. Molto diffusi gli Iris Bianchi che spesso per la strada di Petina facevano capolino dai bordi della strada. Il sole andava e veniva, la Cima del Porco degli Alurni era avvolta da una poderose nuvola e di li a poco anche il Figliolo sarebbe stato avvolto dalla nebbia. Considero che si sia scatenato in alta quota un vero e proprio temporale estivo... dopo aver scattato a sufficienza l'intuito ci porta prima in una mulattiera sempre contornata da felci e poi fin giù Pertosa per osservare la cascata delle Grotte situata sotto il costone della Montagna che si può osservare salendo la famosa Campostrino. Rimaniamo molto delusi perchè stranamente la grande cascata non c'era, i dubbi erano forti, addirittura pensavamo di averla sognata gli altri anni, ma chiedendo a i Carabinieri del Luogo veniamo a conoscenza che per motivi urbanistici è stato compiuto lo scempio di incanalare la Cascata in un viadotto. La cascata era spettacolare, caratteristica e affascinante...purtroppo quel che resta ora è soltanto lo spaccato del Monte.
Ma non finisce qua, ultima nostra tappa il letto del Fiume...una vera oasi di pace e piacere ai lati del ponte di Acquaviva... la giornata passa, il tempo scorre e girogustandocampania non puà far altro che tornare alla base pensando alla prossima avventura...

Cos'è Girogustandocampania


Salve a tutti inizo da questo post una nuova avventura sul web. Sono un giovane della provincia di Salerno, chi mi conosce sa quanto tengo a questa terra e la passione che ho per gli incantevoli luoghi che la natura campana ci offre...da tempo faccio escursioni fai da te, non solo tra stupendi itinerari naturalistici ma anche in piccoli borghi dove il tempo sembra essersi fermato e dove l'uomo sembra non metterci più piede. Partendo dall'idea che la Campania non è solamente Mare e non è solamente Paestum e Padula è nato il sito www.girogustandocampania.it un portale che vuole essere da tramite tra il turista, il semplce escursionista o un famiglia , tra il web e i numerosi posti inesplorati della Mia Terra. Non voglio annoiarvi troppo con il primo argomento ma comunque in questo Blog registerò tutte le Gite di Girogustandocampania creando una sorta di "Diario di Bordo" dove poter annotare sentimenti, sensazioni e altro sulle nostre avventure all'aria aperte. Invito chiunque di voi abbia questa passione a contattarci e a seguirci anche sul nostro forum www.girogustandocampania.it/forum per discutere di itinerari, escursioni ma anche di ristroanti, pizzerie e agriturismi della zona... sono le 10.40 ci sentiamo più tardi per il prossimo Post!